LA GIOVANE DEEJAY ITALIANA RACCONTA DEL SUO RAPPORTO CON IL MAESTRO
“Pop Classic” è da oggi una nuova definizione che da il via ad una nuova era musicale. La pop dance si sposa con la musica classica e il merito di questo genere unico va ad una coppia davvero insolita: la producer e dj Yaya Deejay e il compositore e direttore d’orchestra Andrea Morricone. Si sono conosciuti e apprezzati durante un concerto di Vasco Rossi e hanno deciso di sperimentarsi con una collaborazione destinata sicuramente a far parlare di sé. Hanno affittato a Roma una sala discografica e, dopo ore di duro lavoro e prove varie con la consulenza del produttore Lorenzo Confetta, ne è nato il loro primo brano “Zenith” che unisce il ritmo moderno delle percussioni con la melodia del pianoforte. Ma facciamoci raccontare come è andata da Yaya Deejay, trentenne tra le più importanti deejay italiane e unica donna che apre i concerti di Vasco Rossi.
Un connubio davvero insolito quello con Andrea Morricone, come è nata questa collaborazione?
Sono sempre stata affascinata dalla direzione d’orchestra e nutro una forte stima nei confronti del padre Ennio Morricone. Così quando ho avuto occasione di conoscere Andrea sono stata molto felice. Non mi sarei mai aspettata il suo interesse per la musica pop e per i deejay. Avevamo entrambi delle forti curiosità reciproche e così abbiamo deciso di unire le nostre passioni e dare vita ad un nuove genere musicale che mi piace definire “pop classic”. Andrea è un incredibile talento e una fonte inesauribile di idee, un compositore con tanta energia e creatività. Lavorare con lui è stata un’esperienza molto ricca…
Anche faticosa, per via del “genio e sregolatezza”?
Beh sì, confesso che ero distrutta. Ma sono molto soddisfatta del prodotto che abbiamo realizzato. E spero che anche il pubblico possa apprezzare il nostro lavoro. Abbiamo suonato insieme “Zenith” in una sorta di “prove generali” a Milano, in piazza delle Colonne di San Lorenzo, e il riscontro è stato molto positivo.
Quanto è importante il pubblico per un Deejay?
Fondamentale. A me piace molto improvvisare e quando mi esibisco mi guardo intorno concentrandomi non tanto su quelli che ballano, ma su chi sta fermo. Il mio obiettivo è riuscire a coinvolgere soprattutto loro, trovando la musica giusta. Per questo preferisco gli eventi alla discoteca. Mi sento un po’ psicologa e sono sempre esperienze che mi danno molto sul piano umano.